Addio al nubilato? Il più divertente è in cucina

Dimenticate estenuanti nottate in discoteca: l’idea più “in” del momento è trasformare la festa in un’esperienza ai fornelli. Con l’aiuto di uno chef professionista

Di importazione marcatamente statunitense, la tradizione dell’addio al nubilato – “bachelorette party” o “hen night”  – si sta facendo strada, sempre di più, anche alle nostre latitudini. Si tratta di una serata, o di un intero fine settimana, che la testimone, la migliore amica o la sorella della futura sposa organizzano per trascorrere con lei un momento di svago e relax, rigorosamente al femminile, alla vigilia del matrimonio. Ma dimenticate spogliarelli o estenuanti nottate in discoteca: un’idea originale, divertente e assolutamente fattibile è quella di trasformare la festa in un’esperienza ai fornelli.

IMG_20140705_202636Si va dal “semplice” corso di cucina – diverse scuole, trattorie e agriturismi, in tutta Italia, ne propongono varianti di ogni genere: si va dalla sfoglia al mattarello, al “cake design”, fino al menu dietetico e salutare – a soluzioni più complesse e  interessanti. Come quella lanciata dalla food writer Sandra Salerno, autrice del blog Un tocco di zenzero, la quale, a Torino, si propone come chef a domicilio e dispensatrice di consigli, concordando con il gruppo di damigelle un menu da preparare – e, naturalmente, da gustare – tutte insieme, a casa della sposina o di un’altra componente del gruppo.

Per chi si sente pronto a fare un passo in più, e a immedesimarsi nel ruolo di chef per una sera, un’alternativa possibile è quella di trasferirsi, con il gruppetto di amiche, in uno dei locali che effettuano questo servizio, in modo da preparare – con l’assistenza, là dove è previsto, dello staff di cucina – una cena per un gruppo selezionato di ospiti. Attenzione: quest’ultima soluzione non è adatta al genere di sposina che non sa cucinare nemmeno un uovo al tegamino (meglio, in questo caso, rivolgersi ai pazienti istruttori di un corso base) ma a vere appassionate che possano vantare una conoscenza almeno passabile delle dinamiche di mestoli e fornelli.

PS DELLA REDAZIONE:

Uno dei format più richiesti a QKing Corestaurant: lezione di cucina collettiva per la futura sposa e le sue amiche, con la possibile variante di un’amichevole e a volte esilarante gara di cucina. Molto gettonata la proiezione di un video o  foto in stile “amarcord”. Menu a scelta, dal sushi  alle ricette della nonna, dal vegano alla più impegnativa cucina di mare.

Post Correlati

Il termine CORESTAURANT è parte di un marchio registrato e contraddistingue  location o ristoranti aperti al pubblico che offrono ai loro clienti la possibilità di cucinare come nel proprio “ristorante per un giorno”.

La gestione dell’uso del marchio Qking Corestaurant si ispira all’idea di social business  teorizzata dall’economista premio Nobel Muahammad Yunus: i locali (o location) che intendono utilizzare il format e il logo Corestaurant  si impegnano a  versare  tra il 3-5% dell’affitto a organizzazioni non governative che lottano contro la povertà in maniera efficace, efficiente e con bilanci trasparenti.

Per sapere di più, manda una email a info@corestaurant.it

 

La tariffa last-minute è riservata a:

E richiede: