Il piacere di invitare a cena. Con una “app”

Dimenticate buste e cartoncini. Ecco come segnalare ad amici e conoscenti i vostri eventi, culinari e non, con l’aiuto di smartphone e tablet. In modo facile, veloce e totalmente gratuito.

Per gli amanti della forma, rinunciare al rituale di buste e cartoncini personalizzati, francobolli e indirizzi vergati a mano in bella grafia non è certo impresa semplice. Ma occorre rassegnarsi: nell’era della comunicazione 2.0 a tutti i costi, il modo più efficace, veloce e (non guasta mai) economico per spedire un invito, è in formato digitale. Creando un “evento” su social network come Facebook o Google+, per esempio, o utilizzando applicazioni specifiche per i nostri fedeli smartphone e tablet.

creare un evento con iCloudPer gli utenti Apple, proprietari di un Mac Book, di un iPhone o di un iPad, la soluzione è la “nuvola”. Stiamo parlando di iCloud, il sistema di archiviazione e sincronizzazione su server remoti di musica, immagini e documenti che, in modalità wireless, mette in comunicazione tra di loro i propri dispositivi portatili e, se lo si desidera, permette di condividere informazioni con i propri contatti. Per creare un evento occorre utilizzare l’applicazione “Calendario”, presente in tutti i dispositivi con la mela: una volta scelta la data, e inserite le informazioni del caso (data, ora, location) si potrà procedere, utilizzando la voce “modifica”, agli inviti, inserendo gli indirizzi di posta elettronica di amici e conoscenti. Passato qualche istante, questi riceveranno una notifica direttamente sul proprio iPhone o iPad o, nel caso non ne possiedano uno, un email. In entrambi casi potranno scegliere, con un “clic”, se accettare o rifiutare, e l’elenco degli ospiti che hanno confermato apparirà direttamente sul vostro calendario. Vantaggi: è un sistema veloce, totalmente gratuito e permette di controllare in ogni momento lo stato dei propri inviti. Limiti: è indispensabile essere utenti Apple, iscritti a iCloud e aver attivato iCloud sul proprio smartphone o tablet. E non è possibile illustrare l’evento in questione con un’immagine.

Sostanzialmente identica è l’applicazione “Calendario”, presente negli smartphone e nei tablet Android. Anche in questo caso il procedimento consiste nel creare un evento nel proprio promemoria e, successivamente, invitare gli ospiti inserendone gli indirizzi di posta elettronica. Se le persone a cui vengono mandati gli inviti utilizzano Google Calendar, riceveranno una notifica in questa applicazione oltre che un email. Stesso meccanismo, più o meno, per l’applicazione “Calendario” di Blackberry, anche se utilizzata per lo più per segnalare riunioni e incontri di lavoro e non eventi mondani o di intrattenimento.

creare un evento con lo smartphoneNon permette invece di inoltrare inviti l’applicazione “TimeTable Lite” di Kiwi Objects, scaricabile da iTunes per i dispositivi Apple. Esiste in versione gratuita o a pagamento (a 4,49 euro) e, nonostante assomigli in tutto e per tutto al “Calendario” di Apple e Android, anche se con funzionalità leggermente più avanzate, non offre niente di più che una semplice agenda personale. Insomma, non fatevi ingannare.

Infine, è all’insegna della semplicità e dell’immediatezza di uso e comprensione la nuovissima piattaforma Metooo, creata da un duo di giovani napoletani ed “erede” nostrana di siti come Tackk e Smore, che alle nostre latitudini non hanno riscosso un grande successo. Permette in poche mosse di creare un evento, di associargli un titolo, un’immagine e una descrizione, in modo da creare una vera e propria “locandina digitale”, e di condividerlo via posta elettronica o Facebook. Si può usare facilmente anche con uno smartphone ed è intenzione dei creatori implementarla con un servizio di ticketing.

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La gestione dell’uso del marchio Qking Corestaurant si ispira all’idea di social business  teorizzata dall’economista premio Nobel Muahammad Yunus: i locali (o location) che intendono utilizzare il format e il logo Corestaurant  si impegnano a  versare  tra il 3-5% dell’affitto a organizzazioni non governative che lottano contro la povertà in maniera efficace, efficiente e con bilanci trasparenti.

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