Lo “Chef del secolo” fa sparire i tavoli!

“La  regola d’oro in cucina? Mai più di tre ingredienti per piatto.” Lo sostiene Joel Robuchon  lo Chef che ha ottenuto il maggior numero di stelle Michelin nel mondo, ben 28!

 E aggiunge: “ E’ molto difficile fare qualcosa di buono e di semplice. Con una cucina e un ristorante sofisticati puoi sorprendere tutti, ma farlo con piatti e locali semplici richiede molta competenza e mestiere.”

Questo famosissimo cuoco non ha solo molte cose da dire sulla cucina, ma ha anche fatto scelte ben precise in tema di stile, atmosfera e, perchè no, arredamento dei propri ristoranti. Nel suo Atelier Etoile al 113 degli Champs Elysées  a Parigi sono stati addirittura aboliti i tavoli e le sedie, sostituti da un bancone con relativi sgabelli.

Ho scoperto che quello che la gente cerca al ristorante è innanzitutto la convivialità. Sono ripartito con il bancone (dopo un periodo sabbatico n.d.r)  del primo Atelier pensando ai giapponesi, timidi e riservati, disponibili ad aprirsi solo nei sushi bar. Poi mi sono ispirato ai tapas bar spagnoli. E ho costruito una cucina aperta. Così svaniscono i sospetti dei clienti su quello che serviamo”. Continua Joel Robuchon nell’intervista che ha rilasciato di recente al Corriere della sera.atelier

Al bancone i clienti sono separati da sottilissime paratie e si trovano giocoforza a interagire, la cucina è a vista, e tutto avviene sotto gli occhi di tutti.

Nel 2013 sono previste le aperture di altri locali nello stesso stile  a  Shangai, Budapest, Beirut, Mumbai, e Bangkok , e altri nove ne sono già stati aperti negli anni passati.

Certo  consumare un pasto a un bancone non è di per sé una novità, quello che rende interessante questo progetto è il fatto che in questo modo si riesca a offrire la grande cucina senza tutti gli orpelli che spesso  rendono e il prezzo proibitivo e l’atmosfera troppo formale. I prezzi dell’Atelier infatti  sono relativamente accessibili, grazie anche ai menù di degustazione.

Quando è stato chiesto a Robuchon se avesse pensato anche all’Italia per uno dei suoi locali ha risposto che ha provato ad aprire un locale a Milano ma non ha trovato nessuno disponibile ad investire con lui nel progetto.

Chissà forse in Italia l’idea di mangiare al bancone fa ancora Tavola calda, anche se a cucinare è l’uomo che nel 1998 è stato incoronato “Chef del secolo”.

 

 

 

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Il termine CORESTAURANT è parte di un marchio registrato e contraddistingue  location o ristoranti aperti al pubblico che offrono ai loro clienti la possibilità di cucinare come nel proprio “ristorante per un giorno”.

La gestione dell’uso del marchio Qking Corestaurant si ispira all’idea di social business  teorizzata dall’economista premio Nobel Muahammad Yunus: i locali (o location) che intendono utilizzare il format e il logo Corestaurant  si impegnano a  versare  tra il 3-5% dell’affitto a organizzazioni non governative che lottano contro la povertà in maniera efficace, efficiente e con bilanci trasparenti.

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